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A palazzo Nodari i ragazzi del campo di volontariato internazionale di Legambiente

Pubblichiamo di seguito un articolo uscito il 27 luglio sulla sito web del Comune di Rovigo

«Continuiamo a fare rete per un mondo più sostenibile e inclusivo»

Ospiti questa mattina in Municipio i ragazzi del campo di volontariato internazionale organizzato da Legambiente Rovigo a Gaiba nell’ambito del progetto europeo INVOLVE. Insieme alla scuola superiore Einaip di Rovigo e Ipsia di Badia Polesine, varie sono le realtà locali a collaborare alle iniziative del campo, dalla Caritas diocesana all’Arci Solidarietà, dalla cooperativa “Di tutti i colori” alla Porto Alegre, fino alla sua squadra calcistica dilettante che ha tirato su e che porta lo stesso nome.

Presenti all’incontro, organizzato per illustrare l’iniziativa, le assessore alle Politiche giovanili Erika Alberghini e all’Ambiente Dina Merlo, il sindaco di Gaiba Nicola Zanca e la presidente di Legambiente Rovigo Giulia Bacchiega.
“È per noi motivo di soddisfazione – ha detto Alberghini -, essere partner di questo importante progetto, che ha come sfondo tematico l’ambiente ed è fondamentale il coinvolgimento dei giovani”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Merlo. “L’amministrazione condivide la passione per l’ambiente ed è impegnata a realizzare azioni di sostenibilità ambientale migliorando il verde urbano e sostenendo stili che permettano ai cittadini una qualità migliore di vita ed una città più sostenibile. Gli scambi internazionali sono molto importanti per un confronto di azioni e obiettivi, in particolare per i giovani”.
«Proseguiamo così un’importante partnership, quella con il Comune di Rovigo – è il commento di Giulia Bacchiega, presidente di Legambiente Rovigo – Fare rete tra diverse realtà istituzionali è da sempre la cifra della nostra associazione per diffondere i temi della sostenibilità e dell’inclusione».

Il progetto europeo – di cui è partner il Comune della nostra città – è partito nel gennaio 2019 e si propone di migliorare l’inclusione dei cittadini dei Paesi terzi attraverso percorsi di volontariato volti al recupero e alla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, con l’obiettivo di contribuire tutti insieme, cittadini dei Paesi terzi ed europei ospitanti, alla costruzione di comunità più coese e sicure: a partecipare al campo di volontariato del circolo del cigno che si concluderà alla fine di luglio sono quindici ragazze e ragazzi provenienti da Francia, Spagna, Germania e Polonia che hanno deciso di prendersi cura e riscoprire il nostro territorio: e così oggi è stata anche un’occasione anche per conoscere le loro storie.

Kaisa – che ha 18 anni e viene dalla Polonia – ha scelto di partecipare al campo di volontariato perché vuole fare la differenza: «Le nostre azioni a livello locale sono davvero importanti, hanno conseguenze tangibili: come uomini e donne abbiamo causato il cambiamento climatico e possiamo fermarlo». La pensa così anche Niccolò Brizzolari, fresco di maturità a Rovigo: «Greta ci ha insegnato che non si è mai troppo piccoli per fare la differenza». Per il suo impegno in favore dell’ambiente il ragazzo del Polesine è stato premiato come “Alfiere della Repubblica” dal Presidente Sergio Mattarella in persona: è stato uno dei tre ragazzi a lanciare il primo sciopero globale del clima ormai due anni fa, una delle manifestazioni più partecipate che si riesca a ricordare nella nostra città.

Per Lare, ragazza che viene da Madrid, è invece la prima partecipazione ad un’esperienza di volontariato ambientale, ma la passione è sempre la stessa: «È il mio modo per aiutare, per incontrare e fare amicizia con altre persone in giro per il mondo».
Soddisfazione anche dal sindaco di Gaiba. “Questi ragazzi ci hanno regalato tanta energia ed entusiasmo. Per loro si tratta di un’opportunità incredibile, un’esperienza che li ha portati a fare squadra e sinergia con il territorio”.

Nel pomeriggio, i volontari si sono spostati a Rovigo per la sistemazione di Parco Langer, un modo per prendersi cura degli spazi verdi del nostro territorio. Tante sono state le attività di citizen science, tutela del territorio e inclusione che hanno visto coinvolti i ragazzi e alle ragazze del campo: oltre al flash mob sul fiume Po – per mettere l’accento su quanto risorsa idrica sarà importante per il nostro futuro – la sera di mercoledì 21 luglio è stato organizzato l’incontro “Cambiamenti climatici e migrazioni ambientali” e venerdì 23 si è svolto invece un incontro pubblico sulla salute del fiume Po e sui cambiamenti climatici.

Qui il link all’articolo originale:

https://bit.ly/373d6W9