Le località pilota
Berlino, distretto di Neukölln, Germania
Neukölln è un distretto della città di Berlino di 44,93 km2 che conta 392 mila e 767 abitanti, con un’anima cosmopolita e multietnica grazie anche alla presenza di un notevole numero di nativi turchi, arabi e curdi. A Neukölln ICJA è attivo dal 2015 – anno in cui arrivavano nella capitale tedesca oltre 200 migranti al giorno in cerca di asilo – e opera attraverso il Neukölln Engagement Center, che si è posto come punto di incontro e divulgazione fra istituzioni, progetti, compagnie e singoli, permettendo ai diversi attori di conoscere qualsiasi attività di inclusione sociale venga svolta nel distretto a sostegno dei migranti. I progetti di volontariato attivi al momento includono l’accompagnamento scolastico, la formazione con i corsi di lingua, i laboratori per la riparazione di biciclette, la preparazione e la distribuzione dei pasti nonché iniziative di costruzione di abitazioni da destinare ai senzatetto. INVOLVE rappresenta un’occasione di crescita per il centro ICJA di Neukölln che, operando da anni in collaborazione con altre ONG, si profila come un Hub ideale. ICJA punta a individuare ulteriori collaborazioni per i suoi progetti e a fornire nuove opportunità di contatto fra gli abitanti del quartiere e i migranti provenienti dai Paesi terzi.
Berlino, distretto di Pankow, Germania
Pankow è un grande distretto di Berlino, esteso per 103 km2 con una popolazione di quasi 405 mila abitanti. L’area, situata nella zona est della città, fino alla caduta del muro era sotto il controllo della GDR (Repubblica Democratica Tedesca), un aspetto che ancora oggi influisce su una diversa percezione del fenomeno migratorio rispetto alle aree di Berlino ovest appartenute alla FRG (Repubblica Federale). ICJA opera in questo distretto da molti anni attraverso il centro Freizeitzentrum Upsala, che rappresenta non solo un’importante base per le attività di volontariato locali, ma è anche il punto di incontro fra il distretto amministrativo di Pankow e le sei ONG con cui ICJA, nell’ambito del SAWA Programme, collabora nel campo dei rifugiati. Il Freizeitszentrum Upsala svolge una funzione di centro ricreativo, organizzando diversi eventi culturali e sociali che consentono un’interazione quotidiana fra i migranti e le persone che vivono nel distretto, promuovendo allo stesso tempo i valori di una società pacifica e rispettosa delle diversità, rafforzando la convivenza fra i cittadini locali e i migranti residenti. In cooperazione con il progetto INVOLVE, il distretto amministrativo di Pankow costruirà alcune strutture per la promozione sociale, sostenendo ulteriori progetti di volontariato per favorire l’incontro tra la popolazione autoctona e i cittadini dei Paesi terzi.
Paestum, Campania, Italia
Paestum, oltre a essere una famosa meta del turismo culturale, è conosciuta anche per la sua fertile Piana del Sele, un ampio territorio a vocazione prettamente agricola della provincia salernitana. Su 25 mila abitanti del comune di Capaccio Paestum, 2.610 risultano essere gli stranieri dichiarati, pari all’11,44% dell’intera popolazione e circa 300 sono quelli ospitati nei centri di accoglienza dislocati nel territorio. Legambiente Paestum, nei suoi oltre 30 anni di attività, si è battuto per la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale del proprio territorio, impegnandosi a dare un aiuto concreto contro il caporalato agricolo e la disparità sociale. Tra le molteplici iniziative messe in atto: il punto di ascolto per i migranti presso la Torre 27 del circuito murario dell’antica città di Paestum, le attività nate nei centri di accoglienza locali come Ortomondo – che coniuga tecniche di agricoltura sostenibile occidentale con quelle dei Paesi di origine dei migranti – o la Ciclofficina, gestita da due ragazzi richiedenti asilo. I migranti, collaborando alle attività di tutela del patrimonio locale, al ripristino del Sentiero degli Argonauti e alla manutenzione dell’oasi dunale e della cinta muraria dell’Antica Città di Paestum, sono divenuti veri e propri custodi del territorio. Paestum si propone come un Hub ideale per il progetto INVOLVE, mirando a rafforzare ancora di più la propria comunità nel rispetto delle diversità e a educare la cittadinanza alla cura delle sue ricchezze naturalistiche, storiche e culturali.
Scicli, Sicilia, Italia
Il territorio di Scicli, così come l’intera provincia di Ragusa, fin dagli anni ’80 è stato interessato da flussi migratori provenienti dalla Tunisia, in parte dal Marocco, ma anche dall’Albania e dalla Romania. In quest’ultimo decennio gli sbarchi dei migranti sono divenuti più frequenti e in virtù di questo aumento Legambiente Scicli ha avviato una serie di iniziative per favorire l’inclusione e la promozione sociale dei migranti, collaborando con i centri di accoglienza del territorio e con la Casa delle Culture Mediterranean Hope, riconosciuta dalla Prefettura di Ragusa come luogo autorizzato all’inserimento dei soggetti vulnerabili. In breve tempo Mediterranean Hope è diventata sinonimo di incontro, riflessione e promozione sociale, riuscendo ad ospitare fino a 40 persone. Oltre all’assistenza legale e sanitaria, gli ospiti partecipano ai corsi di alfabetizzazione della lingua italiana e a quelli finalizzati al conseguimento della licenza media inferiore. Inoltre, il centro segue l’inserimento dei minori nella scuola dell’infanzia e/o nella scuola dell’obbligo. Nel corso dei secoli i diversi flussi migratori hanno sempre contribuito a creare pluralità e ricchezza nella cultura della Sicilia. Proprio per questo, il progetto INVOLVE trova piena attuazione e corrispondenza di ideali nel contesto di Scicli, città UNESCO, da sempre crocevia di genti e di popoli.
Rovigo, Veneto, Italia
Rovigo è una cittadina di 51 mila abitanti che si trova nel Polesine, territorio veneto compreso tra il fiume Adige a nord e il fiume Po a sud. A Rovigo gli stranieri rappresentano il 9,62% della popolazione residente e Romania, Cina e Albania sono i tre principali Paesi di provenienza. In genere i richiedenti asilo presenti sul territorio, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, si spostano nelle città limitrofe più grandi in cerca di lavoro e di comunità o strutture dove risiedere. La scarsità di offerta lavorativa e la mancanza di adeguati servizi di assistenza alle persone incidono non poco sullo spopolamento di queste zone rurali. Legambiente Rovigo da tempo promuove l’idea di una città sostenibile, accogliente e inter-etnica. L’associazione svolge numerose attività di inclusione dei migranti quali la pulizia e la manutenzione dei parchi urbani, progetti di valorizzazione ambientale e di promozione sportiva come Ambientiamoci – qui nessuno è in trasferta!, oltre a laboratori di cittadinanza attiva. Il progetto INVOLVE consentirà di rafforzare e implementare la rete della società civile che si occupa di valorizzazione territoriale, inclusione e promozione sociale.
Communauté de communes du Pays de Saint-Aulaye, Francia
La Communauté de communes du Pays de Saint-Aulaye, nel dipartimento della Dordogna, è composta da sei comuni che nella loro totalità non arrivano a una popolazione di 10 mila abitanti: St Aulaye-Puymangou, La Roche-Chalais, Parcoul-Chenaud, St Privat en Périgord, St Vincent-Jalmoutiers e Servanches. Il territorio mantiene una forte connotazione rurale ed è caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione: questo elemento espone a un alto rischio sociale le fasce più deboli della popolazione e pone delle criticità nei processi di inclusione tra cittadini autoctoni e quelli dei Paesi terzi. L’associazione Sem&Vol, una delegazione di Solidarietés Jeunesses, collabora con il centro di accoglienza PRAHDA (Programme d’accueil et d’hébergement des demandeurs d’asile) con l’obiettivo principale di supportare i migranti ad orientarsi per ottenere l’autonomia amministrativa e l’accesso al diritto alla sanità e all’istruzione. Sem&Vol collabora anche con l’associazione Ami24Ouest per indirizzare le famiglie ospitate verso i servizi territoriali, l’autonomia lavorativa, l’accesso all’istruzione e l’inclusione nelle reti sociali locali.
Veynes, Francia
Veynes è una cittadina di 140 mila abitanti per una superfice di 5.500 km2, situata nel dipartimento dell’Hautes-Alpes. La sua posizione al confine con l’Italia l’ha resa un territorio di passaggio e accoglienza per i rifugiati che attraversano il pericoloso percorso di Col de l’Echelle, a 1.760 metri di altitudine. Secondo i dati dell’organizzazione Tous Migrants nel 2018 più di 5 mila persone sono arrivate al rifugio di solidarietà di Briançon. Nel 2017 la Prefettura ha respinto 1.900 persone al confine italiano contro le 315 del 2016. Questa situazione ha creato un clima di forte tensione sociale tra la popolazione locale, desiderosa di aiutare i migranti, e le autorità locali, propense ai respingimenti. L’associazione LesVillagesdesJeunes, una delle otto delegazioni regionali di Solidarités Jeunesses, ha partecipato all’accoglienza dei migranti mettendo in atto varie iniziative. Innanzi tutto, ha creato una partnership con un centro locale per i richiedenti asilo in modo tale che i giovani possano prendere parte ai campi di lavoro giovanili internazionali. In questo modo, i cittadini dei Paesi terzi possono incontrarsi con altri giovani, imparare il francese, scoprire il luogo in cui vivono e possono impegnarsi in una qualche attività sociale. Nel 2018 hanno partecipato 20 giovani e questa cifra è il triplo rispetto agli anni precedenti. Dato importante che dimostra come questa opportunità è stata accolta con successo. Inoltre, LesVillagesdesJeunes ha inserito 3 cittadini dei Paesi terzi nel programma per emarginati e disoccupati “Back to work”, nel quale viene data ai partecipanti l’opportunità di frequentare specifici corsi (STARTER) organizzati in collaborazione con altre 11 associazioni attive in iniziative di integrazione simili. Infine, sono state organizzate attività giornaliere (visite, cucina, giochi) per i minori di 18 anni ai quali non è stata ancora fornita una soluzione stabile di collocamento.