Nel nostro hub di Paestum la formazione rivolta alle amministrazioni è partita ad ottobre, quando ancora potevano esser fatti incontri in presenza. Oltre alla distanza di sicurezza e l’uso di DPI, di fatto per evitare rischi di assembramento si è provveduto a suddividere i componenti in due gruppi distinti.

 

Con ogni gruppo si sono svolti due incontri della durata di tre ore ciascuno:

del primo gruppo, riunitosi il 27 Ottobre e il 10 Novembre hanno fatto parte Luigi De Padova e Carmine Di Biasi insieme a Giuseppe Arola (Responsabile minori non accompagnati comunità di Ogliastro), Mariajosé Luongo (Delegata Parco archeologico Paeve), Barbara Saponara (Mediatrice culturale), Longo Pasquale (Presidente circolo di Legambiente Paestum), Ettore Bellelli (Assessore ambiente Comune di Capaccio Paestum) e Giusy Cetrangolo (Delegata ufficio migranti comune di Capaccio Paestum); nel secondo gruppo, riunitosi il 3 Novembre e il 14 Novembre, hanno preso parte Rocco Tasso (Delegato riserva fluviale foce Sele-Tanagro), Mariacarla Indice  e Monica Vitale (Volontarie Legambiente), Anselmo Botte (Delegato sindacale), Maria Rosaria Picariello (Assessore alle politiche sociali Comune di Capaccio Paestum) e il Parroco responsabile del convento francescano di S. Antonio.

Nel confronto con gli amministratori, si è scelto di prendere in considerazione in particolare due punti del Modello di inclusione: Cooperazione e Coinvolgimento.

E proprio tramite questi incontri è stato possibile anche dare un contributo reale in questo difficile contesto colpito, come tutto il mondo, dalla pandemia. Di fatto, oltre a raccogliere pareri e proposte sul Modello di inclusione, l’hub è riuscito a dare risposte concrete sul territorio: grazie ai suoi amministratori, ha potuto rendere effettivi una distribuzione di pacchi alimentari dedicata agli stranieri residenti in difficoltà residenti e si è fatto tramite per un accesso più immediato allo sportello comunale che si occupa di migranti e dei loro bisogni.